In asta una RARISSIMO e bel calendario militare della Brigata Paracadutisti FOLGORE, risalente al 1995!
Il calendario, dimensioni 33x23 centimetri circa, contiene numerosi immagini di paracautisti, come da foto.
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La Brigata Paracadutisti "Folgore" è una delle Grandi Unità che la Forza Armata annovera fra le sue forze di proiezione.
Costituita da reggimenti composti da Volontari in Ferma Prefissata, Breve o Servizio Permanente, in virtù del particolare addestramento cui si sottopone il suo personale, rappresenta una forza di fanteria leggera sempre disponibile per l'impiego. Dotata sia di mezzi che ne garantiscono l'aviotrasporto che l'aviolanciabilità, dispone di alcune pedine blindate.
Dislocata in Toscana, Lazio e Veneto, si compone di un Reparto Comando e Supporto, tre reggimenti d'arma base, un reggimento di artiglieria, un reggimento di cavalleria di linea, un reggimento genio guastatori ed un reggimento logistico. Nella brigata è inquadrato anche il Centro Addestramento di Paracadutismo. Trae origine dalla Divisione Paracadutisti costituita il 1° settembre 1941 a Tarquinia (VT) con i Reggimenti Paracadutisti 1° e 2° - cui si affianca il 3° nel marzo 1942 - ed il Reggimento Artiglieria Paracadutisti. Resosi necessario l'impiego oltremare come unità terrestre, nel luglio 1942 è denominata Divisione di Fanteria "Folgore" (185^). Le sue unità, di conseguenza, assumono la denominazione di 185°, 186° e 187° Reggimento Fanteria "Folgore" e 185° Reggimento Artiglieria "Folgore". Dal 15 settembre 1942 il 185° Fanteria, rimasto in Patria, ceduti due battaglioni al 187°, lascia la "Folgore" e, preso il nome di 185° Reggimento "Nembo", diviene il nucleo costitutivo di una seconda divisione paracadutisti. La "Folgore", avrà il battesimo del fuoco in Africa Settentrionale dove imporrà all'ammirazione del nemico e dell'alleato il suo stile di combattimento. Consumata ma non vinta nella terribile battaglia di El Alamein, viene ufficialmente sciolta il 23 novembre 1942.
Il 1° gennaio 1963 si costituisce in Pisa, per trasformazione del preesistente Centro Militare di Paracadutismo (istituito nel 1947), la Brigata Paracadutisti su Comando, 1° Reggimento Paracadutisti (II e V btg), Battaglione Sabotatori Paracadutisti, Compagnia Carabinieri Paracadutisti (Battaglione dal 15 luglio), Batteria Artiglieria da Campagna Paracadutisti (Gruppo dal 1° giugno) e Centro Addestramento Paracadutisti (dal 1° dicembre passa alle dipendenze dell'Ispettorato di Fanteria e Cavalleria). Dal 10 giugno 1967 riprende la denominazione tradizionale di Brigata Paracadutisti "Folgore".
Con la ristrutturazione dell'Esercito, dal 1° ottobre 1975 l'organico della grande unità è modificato e la "Folgore" comprende Reparto Comando e Trasmissioni, 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", 2° Battaglione Paracadutisti "Tarquinia", 5° Battaglione Paracadutisti "El Alamein", 9° Battaglione d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", 3° Battaglione Paracadutisti "Poggio Rusco", 185° Gruppo Artiglieria da Campagna Paracadutisti "Viterbo", Battaglione Logistico "Folgore" e reparti minori. Dal gennaio 1983 torna alle dipendenze del Comando Brigata anche la Scuola Militare di Paracadutismo.
Il 1° gennaio 1986, unitamente alla Brigata "Friuli" ed a reparti di volo dell'Aviazione Leggera dell'Esercito, entra nella Forza di Intervento Rapido (FIR), unità interforze costituita per intervenire con immediatezza contro minacce interessanti l'intero territorio nazionale. Dal 31 maggio 1991 viene inquadrato nella Brigata anche il ricostituito 183° Battaglione Paracadutisti "Nembo", quindi, con un nuovo ordinamento assunto dalla Forza Armata che ripristina il livello reggimentale, la "Folgore" ad iniziare dal 1992 assume gradatamente l'organico su Comando, 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", Reggimenti Paracadutisti 183° "Nembo", 186° e 187°"Folgore", 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti "Folgore", mantenendo inalterati i supporti.
Inserita nel Comando Forze di Proiezione, dal 1° dicembre 2000 passa alle dipendenze del 1° Comando Forze di Difesa ed assume nei suoi ranghi il 5° battaglione genio guastatori "Bolsena" poi rinumerato 8° "Folgore", nel quale confluisce la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti del Reparto Comando e Supporti Tattici. A marzo 2001 viene soppresso il Battaglione Logistico, trasformato in 6° Reggimento di Manovra, seguito dal grosso del 26° "Giove" rischierato a Viterbo.
A seguito del passaggio dell'Arma dei Carabinieri da prima Arma dell'Esercito a quarta Forza Armata, nel corso del 2002 il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" esce dai ranghi della Brigata. Impegnata con consistenti reparti in Libano nella prima missione operativa fuori area della Forza Armata, la "Folgore" inizia a mietere successi e simpatie.
Seguono dieci anni di relativa tranquillità sullo scenario internazionale che vengono interrotti per non conoscere più sosta nei primi anni novanta. Un Gruppo Tattico Paracadutisti (due Compagnie del 5° Battaglione "El Alamein", una Compagnia del 9° Battaglione "Col Moschin", un nucleo Carabinieri Paracadutisti) e gran parte del Battaglione Logistico "Folgore" fanno parte del contingente "ITALFOR AIRONE" che dal maggio al novembre 1991 effettua in Kurdistan missioni di soccorso umanitario. La Brigata, ad iniziare dal 25 luglio 1992, fornisce un contingente di forze per partecipare all'operazione "Vespri Siciliani", in concorso al controllo del territorio e di vigilanza di obiettivi particolarmente sensibili.
Dal 28 dicembre 1992 al 3 settembre 1993 la "Folgore" è presente nell'operazione "RESTORE HOPE" (Italfor Ibis), in Somalia. Da allora la Brigata, in veste unitaria o per aliquote, è stata rischierata più volte nei balcani nel quadro delle Missioni IFOR/SFOR in Bosnia e KFOR in Kosovo, della forza di pace FMP in Albania e nella Missione INTERFET a Timor Est. Gli impegni all'estero sono quindi continuati con la partecipazione alle operazioni in Afghanistan, "Nibbio" in Irak, Sudan e Libano.
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(Damigella Raffaella degli Alberti) Dama: Margherita Provana (Damigella Giuseppina Provana di Collegno) Dama: Margherita de Viry (Damigella Vittoria de Viry) Dama: Camilla Scarampi (Damigella Giuseppina Ferrari d’Orsara) Dama al seguito: Marta Tana di Santena, M.sa Gonzaga di Castiglione (S.A.S. la Principessa Angela Gonzaga Gran Cancelliere di Savoia : Conte Gian Tomaso Langosco di Stroppiana Cav. Federico Langosco dei C.ti di Langosco